Gaffe epocale di Massimo Gramellini: quello scivolone sulle capitali
Quando un paladino del politicamente corretto critica il politicamente corretto (talvolta cosa molto politicamente corretta) non si sa cosa ne può nascere. Ecco un esempio. Ieri mattina, nel consueto «Buongiorno» su La Stampa, Massimo Gramellini si è preso gioco «dei geni del cerimoniale che hanno inscatolato quattro statue del museo Capitolino» per non scandalizzare l'iraniano Rohani. La critica, innaturale per il vate del buonismo, ha evidentemente sconvolto a tal punto Gramellini che poche righe dopo è arrivato a collocare Baghdad in Iran.