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La "manganellata dei partigiani" a Rachele e Benito Mussolini

Giulio Bucchi
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A Imola, al confine tra Emilia e Romagna ma pur sempre terra rossa, è vietato parlare di Rachele Mussolini. Lo spettro del Duce e del Fascismo è sempre vivo, anche là dove c'entra poco o nulla perché Donna Rachele, mia nonna è un libro più personale che politico. Eppure l'Anpi ha vietato all'autrice Edda Negri Mussolini, nipote di Benito ed Edda, e alla giornalista Emma Moriconi di presentarlo in un locale della cittadina. Risultato: lo stesso locale, il River Side, ha annullato l'evento, che sarà ospitato dall'Hotel Molino rosso.  "La manganellata dei partigiani" - "Sarebbe stato sicuramente un bel momento di crescita culturale e di curiosità al cospetto della storia biografica di una figura femminile, come quella di Rachele Mussolini, che ha affrontato con dignità e molta concretezza il suo ruolo di donna, moglie e madre - accusa il capogruppo di Forza Italia a Imola Simone Carapia -. Chiaramente l'intervento dell'Anpi e di Solaroli (che farebbe meglio a godersi la sua pensione d'oro da ex onorevole) ha completamente distorto questo elemento umano traslandolo ad una violenta e inopportuna manganellata". "Siamo messi così a Imola - continua Carapia - ostaggi di questi retaggi e persone che hanno già dato, ma vogliono in modo pervicace continuare ad esserci in modo anacronistico e violento".

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