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Gabanelli umilia Renzi: "Non è in grado di capire la differenza tra gufi e cani da guardia"

Andrea Tempestini
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Milena Gabanelli a tutto campo. In un'intervista al Fatto Quotidiano parla d'informazione, partendo dalla fusione La Stampa-Repubblica: "Immagino che ci siano delle ragioni economiche", premette. E dopo aver affermato che per i lettori non cambia nulla, aggiunge che "per quel che riguarda la concorrenza direi che quel che manca non sono i giornali, ma gli editori puri e anche un po' illuminati". Dunque parla della difficoltà del suo lavoro, e sottolinea: "Non c'è dubbio che l'abitudine di portarti in tribunale a prescindere ha un effetto intimidatorio sul nostro lavoro e quindi sulla libertà d'informazione". Dunque si passa alla politica, e quando le si ricorda che i giornalisti che un tempo erano montiani oggi sono renziani, lady Report spiega: "La ragione è sempre la stessa. Conformarsi è più facile e non ti fai dei nemici". E ancora: "Quando si insedia un nuovo governo penso sia giusto fidarsi della sua politica economica, e credere che ci porterà fuori dalla palude. Dopodiché, strada facendo, il giornalista deve monitorare i fatti in modo pragmatico. Troppo spesso invece lo fa in modo ideologico o si limita a riportare gli slogan". Infine, la frecciata a Matteo Renzi. Si ricorda alla Gabanelli l'ormai celeberrima classifica dei titoli peggiori, e quando le chiedono cosa ne pensa risponde così: "Che i gufi esistono, ma spesso (Renzi, ndr) li confonde con i cani da guardia".

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