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Brunetta: "Parenzo risponda in vigilanza Rai"

Renato Brunetta

La lista dei "rossi" che popolano la Rai si allunga col conduttore de "La Guerra dei Mondi", reo di non aver cacciato Busi dopo gli insulti alla Ravetto

Andrea Tempestini
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Un uomo in missione. Un crociato post moderno. Un irriducibile polemista. Un kamikaze lanciato a bomba contro la tv di Stato, il "carrozzone" Rai. Già, perché Renato Brunetta non si scorna quotidianamente soltanto con i vari Saccomanni & Zanonato, non ingaggia duelli rusticani solo con avversari politici (o teorici alleati di governo). L'ultimo e prediletto bersaglio è Viale Mazzini, una tivvì secondo lui sbilanciata troppo a sinistra. Così, pezzetto dopo pezzetto, calcolo dopo calcolo, cerca di smontarla, cerca di disinnescare il "pericolo rosso". Fazio&Annunziata - Facciamo un breve riassunto delle puntate precedenti. I primi a finire sul taccuino del Brunetta sono il Fabio Fazio di Che tempo che fa e la Lucia Annunziata di In mezz'ora (sì, proprio l'Annunziata che ha dato degli "impresentabili" ai pidiellini: dente avvelenato giustificato, quello del Renato). L'ex ministro della Pubblica amministrazione presentò due esposti all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, più semplicemente Agcom, per "denunciare la violazione della par condicio nella trasmissione In Mezz'Ora (...) e del pluralsimo dell'informazione (che è la stessa cosa, ndr) nella trasmissione Che tempo che fa". Mica si tratta soltanto di dente avvelenato, però. Si tratta di calcoli, lunghi e complessi, nei quali si è cimentato Brunetta. Ne facciamo una sintesi brutale: ha contato quanti ospiti di destra e quanti di sinistra hanno invitato Annunziata e Fazio e, preso atto del vertiginoso squilibrio, l'irriducibile azzurro ha agito di conseguenza. Floris, sorridi - Terza vittima del metodo-Brunetta, scatenato tra esposti e interrogazioni, è il sorridente Giovanni Floris che, con il suo Ballarò, su Rai3, viene accusato di confezionare settimanalmente uno spottone alla sinistra (quella del Pd, quella di stretto rito bersaniano, aggiunge qualche osservatore più malizioso degli altri). Anche Floris viene denunciato all'Agcom per "violazione dei principi del pluralismo, della par condicio e delle norme deontologiche del giornalismo". L'ex ministro chiede un intervento delle autorità perché, spiega, "non c'è una democrazia sana". Quindi fa cantare la carta: "Nelle 40 puntate di Ballarò sono stati contati 307 ospiti, così suddivisi: 146 politici, 77 giornalisti, 84 tra intellettuale e imprenditori con un netto sbilanciamento a sinistra". L'elenco, per inciso, è ben più lungo di quanto riportato. Zanzara spiaccicata - Dopo l'excursus arriviamo alla strettissima attualità. Altro giro, altro regalo. Dopo Fazio, Annunziata e Floris ecco che nel mirino dello sceriffo del pluralismo ci finisce anche David Parenzo, spalla della Zanzara Giuseppe Cruciani, da pochi giorni in onda sulla Rai con La guerra dei mondi. Che succede? Succede che alla prima puntata del talk Aldo Busi insulta Laura Ravetto, che "gira senza mutande" - questo il succo della sparata - anche se il nudismo non le offre grandi ritorni. Brunetta suona la carica: "Totale solidarietà alla Ravetto, cui va il massimo apprezzamento per il coraggio dimostrato in questa occasione". E sul banco degli imputati ci finisce il Parenzo: "Si è limitato ad un semplice rimbrotto nei confronti di Busi, senza allontanarlo". Ne dovrà rispondere, anche lui, il Parenzo, in vigilanza Rai. Le reiterate scuse del conduttore - piovute in radio - non sono servite a nulla. La crociata del Brunetta contro la Rai è soltanto agli inizi. di Andrea Tempestini @antempestini

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