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Senato, Zanda parla della sfiducia ad Alfano e il Cav si addormenta

Si discute della mozione di sfiducia nei confronti di Alfano. E Berlusconi, per qualche secondo, non regge

Sebastiano Solano
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Venerdì 16 luglio, Senato. Si vota la mozione di sfiducia, presentata da Sel e M5s, nei confronti del ministro dell'Interno Angelino Alfano. Il momento è delicato, il clima teso. La vicenda del dissidente kazako rischia di travolgere Alfano e, a cascata, il governo delle larghe intese di Enrico Letta. Il Pdl è compatto: Alfano non si tocca. Nel Pd, come al solito, è guerra per bande: Pippo Civati, Laura Puppato, i renziani, provano a sfruttare la situazione per far cadere l'esecutivo. A dare manforte ad Alfano, seduto tra Renato Schifani e Sandro Bondi, c'è pure Silvio Berlusconi. Prende la parola il capogruppo del Pd Luigi Zanda e il Cav - vuoi perché sorbirsi Zanda è oggettivamente atto eroico, vuoi la stanchezza, vuoi perché era già sicuro che Alfano ne sarebbe uscito indenne - si abbiocca. Completamente abbandonato a Morfeo. Poi, dopo qualche secondo, Silvio si ricompone... Silvio si addormenta al Senato Guarda il video su Libero Tv

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