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Pdl, ora prende quota l'idea MarinaLei in campo per difendere papà

"Libero" lo aveva anticipato, la decisione della Cassazione potrebbe tagliare i tempi: il passaggio delle consegne potrebbe avvenire dopo l'estate

Nicoletta Orlandi Posti
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Alla luce della sentenza della Cassazione sul processo Mediaset che ha decretato la probabile fine della vita politica di Silvio Berlusconi riprende corpo l'ipotesi del passaggio di testimone tra il Cav e la figlia Marina alla guida del Pdl. Si tratta di un "desiderata" del leader azzurro, di cui Libero aveva dato contro prima della decisione della Suprema Corte. Negli sfoghi delle ultime ore, Berlusconi aveva prefigurato il peggio e aveva già pensato a come mettere in sicurezza il suo partito e restituire onorabilità al suo nome, che "i magistrati hanno tentato di infangare in tutti i modi in questi vent'anni"."Se mi confermano la condanna", aveva detto ai suoi, "il prossimo candidato premier sarà un Berlusconi. Passerò subito il testimone a mia figlia Marina". Da parte sua Marina non scalpita certo per subentragli alla guida del Pdl, ma alla fine, secondo le indiscrezioni, potrebbe anche cedere alle pressioni dell'amato padre: il passaggio delle consegne potrebbe avvenire già dopo l'estate, quando sarà battezzata la nuova Forza Italia. Già a settembre Marina potrebbe traslocare da Segrate a San Lorenzo in Lucina, nuova sede del partito. Nell'entourage di Palazzo Grazioli sanno benissimo che quando Berlusconi si mette in testa una cosa la ottiene. E c'è da scommettere che sulle prossime schede elettorali troveremo di nuovo la dicitura "Berlusconi presidente"...

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