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Mediaset, dopo la Cassazione Berlusconi rischia il titolo di "Cavaliere"

Silvio alla resa dei conti: visto da Benny

La Federazione nazionale dei Cavaliere avverte: "Con la condanna l'onorificenza potrebbe essere revocata"

Ignazio Stagno
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La sentenza della Cassazione sul processo Mediaset può togliere a Silvio Berlusconi il titolo di Cavaliere del lavoro. Il Cav non sarbbe più "il Cav". Silvio Berlusconi rischia di perdere l'onorificenza. Dopo la sentenza della Cassazione che rende definitiva la sua condanna, fonti della Federazione nazionale dei cavalieri del Lavoro confermano la possibilità, in base a un regolamento, che possa perdere l'onorificienza. Un addio al titolo che "non è automatico", ma per il quale e' necessaria un'istruttoria ad hoc. Se la Corte d'Appello a cui la Cassazione ha rinviato le decisioni in merito alla pena accessoria, dovesse sancire definitivamente la sua interdizione dai pubblici uffici, Berlusconi perderebbe quell'onoreficenza da Cavaliere del Lavoro conferitagli nel 1977. A stabilirlo è una norma tra quelle che regolano l'ordine al merito della Repubblica Italiana. L'articolo 11 recita: "Nei casi previsti dagli artt. 28 e 29 del Codice penale, il Cancelliere dell'Ordine dispone la annotazione sul decreto originale di concessione, degli estremi della sentenza comportante la privazione dell'onorificenza". Gli articoli in esame riguardano proprio l'interdizione dai pubblici uffici, lo spettro che insegue Berlusconi. Panico nel giornalismo - La revoca del titolo, viene da pensare con un pizzico di ironia, getterebbe nel panico il mondo della stampa. Da anni Silvio Berlusconi è il nome più scritto e citato su quotidiani e telegiornali: nei titoli Silvio è "il Cav". Una tradizione giornalistica che unisce stampa di centrodestra e di sinistra. "Il Cav" da anni campeggia sulle prime pagine e sulle home page dei quotidiani italiani. Da Libero, a il Giornale, dal Corriere della Sera a Repubblica. Tutti uniti in un unico soprannome, il più citato - forse - nella storia repubblicana. A onor del vero negli ultimi anni è arrivata la svolta "travaglina". Marco Travaglio è stato il primo a togliere il titolo di "Cav" a Berlusconi. Sul Fatto, Silvio è diventato "B." L'inziale del cognome. Una scelta quella di Travglio&co. che ha cercato di sminuire la fugura di Berlusconi, confinandolo in una sola lettera dell'alfabeto. Quasi a limitarne il carisma. Ma, scherzo del destino, gli atiberlusconiani non sono mai diventati "anti-B.". Per la stampa di destra...e anche per quella di sinistra sono rimasti gli "anti-Cav". Con buona pace di Travaglio e della sua "B".  (I.S.)

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