Oliviero Toscani, il simbolo per la coalizione di sinistra? MAX, come D'Alema: cala il gelo in MdP
Si deve riavvolgere il nastro di un paio di mesi, nel momento in cui già alla sinistra del Pd pensavano a come fondere partiti e partitini. Insomma, la cosina rossa dei rancorosi Bersani & D'Alema rifletteva su come "fondersi" con Giuliano Pisapia (Pietro Grasso, ancora, non c'era). Si riavvolge il nastro fino a quello che Repubblica, in un succoso retroscena, definisce "un momento solenne". Già, perché nella sede di via Zanardelli era riunito lo stato maggiore della cosina rossa per scoprire il simbolo della nuova sinistra. Il compito di idearlo era stato affidato al fotografo Oliviero Toscani, quello che insulta i veneti ad ogni occasione possibile, per intendersi. E via Skype, il fotografo, ha svelato la sua creazione. Tre lettere rosso scuro in un tondo bianco a formare la parola "MAX". Un'ideazione svelata, scrive sempre Repubblica, avvicinando un cartoncino alla webcam del computer. Un'ideazione che tra gli esponenti di MdP ha fatto letteralmente calare il gelo. Si dà infatti il caso che Max sia il diminutivo di Massimo D'Alema, assai odiato anche a sinistra: come si fa, dunque, a metterlo nel simbolo? Semplicemente impossibile, tanto che tra i cosini rossi qualcuno pensava che Toscani - oggi in odor di 5 Stelle - li stesse sfottendo. Quando hanno fatto notare al fotografo la fesseria che aveva combinato, il suddetto ha risposto: "Non ci avevo pensato. Ma chissenefrega. Voi capite qual è il messaggio? Significa noi diamo il massimo per i lavoratori, il massimo per la sanità, i precari, per i pensionati, il massimo per i disoccupati". Tante belle parole che però, per ovvi motivi, non potevano essere accolte. Toscani ha provato a insistere: "Non vi sembra moderno?". Dunque ha snocciolato altri argomenti per convincere i sinistri a farsi piacere quel simbolo dalemiano, ma niente da fare. E così, i contatti si sono interrotti. E pensare che, scrive ancora Repubblica, era stato Toscani in prima persona a chiedere di lavorare a quel simbolo spiegando: "Sono amico di Pispia da decenni. Ho curato la campagna per Bersani quando diventò presidente dell'Emilia Romagna. Il simbolo ve lo disegno io". Missione rovinosamente fallita.