"Giudici intoccabili e impuniti, devono...". Vittorio Sgarbi, l'attacco senza precedenti alle toghe codarde
"Il tumore c'è o non c'è. E chi ha un tumore va curato con rispetto e senza afflizioni. Ciò che lo Stato sta facendo contro Marcello Dell'Utri è, in piena flagranza, il delitto di tortura". Vittorio Sgarbi, sul Giornale, attacca Stato e giudici per la vicenda dell'ex senatore azzurro che deve restare in carcere nonostante le sue gravissime condizioni di salute: "Questa è barbarie, indegna di un Paese civile, gonfiato dalla retorica di un' antimafia colpevole di inaudite violenze contro la persona, per cui nessuno paga". "È disgustoso - continua il critico d'arte - Le parole non servono più, e i nostri legislatori sono pusillanimi". Poi riporta il caso del sindaco di Campobello di Mazzara, Ciro Caravà, morto di cancro "dopo essere stato illegittimamente trattenuto in carcere per due anni". "Diffamato, umiliato, è stato ucciso prima psicologicamente e poi fisicamente. Chi paga? I magistrati che lo hanno arrestato non meritano, davanti a Dio e agli uomini, di essere perdonati" ma, "per un intollerabile privilegio", "sono intoccabili e restano impuniti".