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Travaglio bastona Grillo-CasaleggioSi candida nuovo leader dei 5 stelle?

Matteo Legnani
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"Grillo e Casaleggio hanno perso una buona occasione per stare zitti". Marco Travaglio nell'editoriale del Fatto Quotidiano, lancia la sua candidatura a futuro leader dei 5 Stelle dando una lezioncina di strategia parlamentare al duo. Il tema è sempre quello del reato di clandestinità, tornato prepotentemente alla ribalta con la tragedia di Lampedusa (e pure con l'affondamento di un altro barcone di disperati ieri pomeriggio). Male hanno fatto, Grillo e Casaleggio, a bacchettare i loro senatori, disconoscendo il disegno di legge per l'eliminazione del reato. Perchè, spiega Travaglio, i parlamentari pentastellati hanno agito con grande tempismo, "obbligando Pd e Sel a votare con loro un provvedimento perfetto per tempistica rispetto a quanto è accaduto in questi giorni". Travaglio stigmatizza la frase con cui Grillo ha censurato i suoi: "Se avessimo incluso l'abolizione del reato di clandestinità nel nostro programma, alle passate elezioni avremmo avuto un risultato da prefisso telefonico". E ce l'ha pure coi 'piani quinquennali' del Movimento: "Va bene - concede - la coerenza nei confronti degli impegni presi con gli elettori, che significa fare le cose scritte nel programma, ma nel corso di una legisltaura si possono presentare delle situazioni impreviste, delle emergenze rispetto alle quali una forza politica non può restare passiva. E questo hanno fatto i senatori 5 stelle: agire con tempismo per dare una risposta a una esigenza impellente". Dopo l'editoriale dell'amichetto Michele Santoro, che giovedì scorso a Servizio Pubblico ha preso pure lui le parti dei senatori 5 stelle dando addosso all'atteggiamento censorio di "Beppe Grillo Casaleggio", non sarà mica che la coppia Travaglio-Santoro voglia candidarsi a prendere le redini del Movimento? 

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