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Matteo Salvini, licenziata la gelatia che non l'ha voluto servire: la verità sulla telefonata

Giovanni Ruggiero
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"Anche in gelateria 'è colpa di Salvini!' Fiordilatte e fragola, se i compagni permettono... Ovviamente non ho chiamato per licenziare nessuno, ovviamente tornerò in quella bottega per un altro gelato!". Lo scrive su Facebook, Matteo Salvini, spiegando di non aver fatto alcuna pressione per far allontanare una impiegata di una gelateria di Milano, che, martedì scorso, si era rifiutata di servirgli un gelato, giustificando il suo rifiuto con il fatto che non serviva "gelati ai razzisti". Nelle scorse ore, la mamma della giovane, tramite un post su Fb, aveva accusato proprio il leader della Lega per il licenziamento della figlia, riferendosi a una presunta telefonata fatta dallo stesso Salvini, alla titolare del locale. A La Zanzara su Radio 24 ha parlato Nadia, la gelataia che non ha voluto servire Salvini: "Non lo volevo servire perché è una persona che semina odio tra la gente. In faccia non gli ho detto nulla, me ne sono andata e mi sono fatta sostituire. È stato servito da altri”. Poi dice che c'è stata una telefonata di Salvini alla gelateria: “La titolare mi ha detto che ha ricevuto una telefonata da Matteo Salvini, altrimenti non sarebbe successo nulla. La titolare mi ha inveito contro: stai zitta, qui bisogna servire tutti che sia Mussolini o Salvini o un nero, hai fatto fare brutta figura al locale e Salvini sarà il prossimo premier incaricato, non sai che danno ci hai fatto".

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