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Silvio Berlusconi, la scenetta al bar del tribunale col giudice del suo processo: "Le posso offrire un caffè?"

Gino Coala
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Silvio Berlusconi è arrivato al tribunale di Tempio Pausania carico di buonumore. In aula avrebbe ritrovato il fotografo acusato di violazione della privacy per le foto scattate a villa Certosa con una serie di ragazze, per una volta non avrebbe dovuto sedere sul banco degli imputati. E il sorriso non gli è sparito dal volto anche a fine udienza, quando Berlusconi è andato al bar con avvocati e scorta e una volta arrivato al bancone si è ritrovato il giudice Marco Contu, proprio quello che presiedeva l'udienza appena conclusa. Leggi anche: Berlusconi, l'ossessione per i dettagli: "Visto come sta male Salvini? Si chiuda quella giacca" Il momento per il Cav era raro quanto imperdibile, aveva un magistrato accanto e gli stava anche simpatico, così ne ha approfittato con la solita cordialità: "Mi consenta, dottore, le posso offrire il caffè?". Niente da fare, il giudice non ha ceduto di un metro e inflessibile ha risposto: "No, grazie. Non si offenda, ma io il caffè con lei non posso prenderlo". Il Cav ha incassato sempre col sorriso sulle labbra, ha scherzato col barista e si concesso ai soliti selfie tra avvocati di passaggio e qualche pm in incognito.

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