Alessandro Sallusti, il retroscena: "Perché Mattarella dice no a Savona ministro. Quello è peggio di..."
Perché Sergio Mattarella dice no a Paolo Savona ministro dell'Economia? Secondo Alessandro Sallusti, non c'entra solo il suo essere euro-scettico e anti-Germania. "C'è un fatto ulteriore, sconosciuto ai più, che mi ha ricordato ieri un collega - spiega il direttore del Giornale nel suo editoriale -. Savona è un saggio e autorevole signore, ma ha un carattere che definire irascibile sarebbe un eufemismo (un Tremonti all'ennesima potenza). È impossibile imbrigliarlo, sarebbe capace di mandare a quel paese non solo Conte, Di Maio e lo stesso Salvini per un sopracciglio storto, ma non si farebbe problemi a ribaltare il tavolo in faccia a Mattarella o alla Merkel". Il rischio, dunque, è che quello che nasca sia direttamente il "governo Savona", con i rischi connessi a livello europeo. Come uscirne? "Che Mattarella ingoi il boccone amaro", conclude Sallusti, che però mette in guardia Salvini: "Un governo già debole e bislacco di suo che nasce con un ricatto al presidente della Repubblica (o Savona o si torna al voto) non può avere vita lunga". Perché certe regole non tramontano: "Mai prendere per i fondelli o mettere con le spalle al muro l'inquilino del Quirinale. Papa, re o presidente che sia".