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Fini al Colle per presentare il suo libro a Napolitano

Giorgio Napolitano e Gianfranco Fini

Un incontro irrituale: faccia a faccia tra Gianfry e Re Giorgio. Il motivo? Il leader futurista gli presenta il suo pamphlet (in cui spara su Silvio)

Andrea Tempestini
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Senza più scranno né politica, senza (di fatto) alcun partito (Futuro e Libertà è una parentesi già archiviata: nessuno ne parla più), con in testa soltanto una nuova fondazione (che potrebbe essere il preludio a una nuova avventura politica), a Gianfranco Fini restano soltanto la penna e il calamaio. Ma non è questa la novità: del suo libro - Il Ventennio - Io, Berlusconi e la destra tradita - vi abbiamo già dato conto. Un pamphlet pubblicato da Rizzoli in cui il sub di Giannutri punta il dito contro gli avversari, gli ex colonnelli di An, i giornalisti e, ovviamente, contro il Cavaliere. La novità, semmai, è che l'ex presidente della Camera è salito al Colle. Ricevuto da Giorgio Napolitano nel pomeriggio di lunedì proprio per presentare il suo libro, di imminente pubblicazione. Non è un'indiscrezione: la notizia è stata resa pubblica proprio dal Quirinale con una nota data in pasto alle agenzia di stampa. Un faccia a faccia quantomeno irrituale, quello tra Gianfry e Giorgio. Irrituale per le ragioni per cui si è consumato: la presentazione del libro. Forse, Fini aveva nostalgia delle istituzioni e si è voluto concedere un tour nei palazzi del potere romano. O, altrettanto forse, Napolitano voleva leggere in anteprima il (probabile) fango che il leader futurista, tramite le pagine del suo lavoro, cercherà di gettare addosso a Berlusconi. Ma queste, ovvio, sono soltanto illazioni. Di sicuro c'è soltanto l'incontro. Per la presentazione del volumetto.

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