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Lucia Borgonzoni pugnalata dal papà: "Sono di sinistra e non l'ho votata. Ecco cosa penso della Lega"

Giulio Bucchi
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Fuoco amico su Lucia Borgonzoni. La senatrice della Lega viene "pugnalata" addirittura dal papà, l'architetto Giambattista Borgonzoni, che intervistato dal Corriere della Sera ammette non solo di non aver votato la figlia alle ultime elezioni, ma di essere "un moderato di sinistra" e critica apertamente l'ultima uscita pubblica della leghista. GUARDA IL VIDEO - "Capisce che sono schiavi?". La Borgonzoni ammutolisce Don Migranti in tv La Borgonzoni, invitata a un incontro sull'immigrazione a Bologna, ha lasciato il dibattito senza ascoltare la predica del vescovo Matteo Zuppi, adducendo un viaggio in treno impossibile da rimandare. A Bologna si è scatenato subito il caso e sulla sua pagina Facebook molti leghisti l'hanno difesa insultando il vescovo. Repubblica ha lanciato una raccolta firme a sostegno di Zuppi cui ha aderito, a sorpresa, anche papà Borgonzoni. Secondo l'architetto la scelta della figlia di andarsene senza ascoltare il vescovo è stata "una cosa non ottimale. I treni sono uno dietro l'altro, non mi sembra che alla sera dovesse andare in Parlamento. Ha fatto un passo sbagliato in termini d'immagine, quando si viene invitati ad un dibattito in casa d'altri si resta ad ascoltare". La frattura politica in famiglia è evidente: "Distinguo le posizioni politiche da quelle umane e personali. Mia figlia sa bene come la penso politicamente, per questo non si arrabbierà. La Lega è un termometro della situazione italiana, ma non è la cura, va all'incasso sulle paure degli italiani".

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