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Sergio Marchionne malato e stremato, le ultime strazianti parole agli amici: "Mi arrendo"

Giulio Bucchi
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Non voleva mollare, Sergio Marchionne. Negli ultimi mesi le sue condizioni di salute erano peggiorate visibilmente, il 26 giugno l'ultima sua apparizione pubblica, tra i carabinieri a Roma, verrà ricordata come l'avvisaglia del male che forse lo ho stroncato nella clinica svizzera in cui il giorno dopo si è recato per l'operazione alla spalla da cui non si è più ripreso. GUARDA IL VIDEO - "Cos'avevamo notato", l'ultima apparizione pubblica di Marchionne Dagospia parlava di tumore ai polmoni, il direttore del sito Lettera 43 Paolo Madron di "sarcoma alla spalla" e poi di una embolia fatale, la famiglia nega riferendo che il decesso sia stato causato da un arresto cardiaco, un problema emerso nella degenza post-intervento. Di sicuro, però, tutti avevano notato un Marchionne stremato, gonfio, in difficoltà persino a camminare. Un toccante retroscena-ritratto del Corriere della Sera sulla vita privata del manager ricorda che gli amici gli consigliavano da settimane di prendersi una pausa, riposarsi, prendersi cura della propria salute. "Lo prometto", ripeteva loro il ceo di Fiat Chrysler, rinviando la problema. Negli ultimi giorni, però, aveva accettato il consiglio: "Mi arrendo", assicurava con ironia, riferendosi all'operazione chirurgica. "Torno tra 5 giorni, non è il caso di stravolgere l'agenda", aggiungeva però. Un lottatore, che ha vinto per la Fiat ma non è riuscito a fare altrettanto per sé. 

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