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Asia Argento, il messaggino privato che fa crollare tutto: "Perché ho pagato Jimmy Bennett"

Giulio Bucchi
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Perché Asia Argento ha preferito pagare Jimmy Bennett anziché denunciare subito quello che, a suo avviso, era una estorsione? A spiegarlo è la stessa attrice italiana, che secondo il New York Times ha versato 380mila dollari al giovane collega americano che sosteneva di essere stato stuprato in una camera d'albergo nel 2013, quando lui aveva 17 anni e lei 37. "Non ho detto niente prima perché mi sono sempre sentita male per questo attore-bambino fallito, una vittima dell'apparato, dei suoi genitori", scrive l'attrice italiana a un amico, in una conversazione resa nota dal sito scandalistico americano Tmz insieme alle foto che li ritraggono nudi insieme nel letto.  Leggi anche: Asia Argento e il ragazzino di 17 anni a letto nudi insieme, ecco le foto Una goffa auto-difesa che si aggiunge ad altri particolari scabrosi e compromettenti che smentiscono su tutta la linea la prima reazione della Argento. "Nessuna relazione sessuale con Bennett", aveva spiegato martedì per bocca del suo legale. La realtà, secondo quanto spifferato da Asia al suo amico, era opposta: "Il ragazzino arrapato mi è saltato addosso. Ho fatto sesso con lui, è stato strano. Non sapevo che fosse un minore". Versione leggermente differente anche da quella data anche al suo ex compagno, lo chef Anthony Bourdain: "Non è stato stupro ma ero gelata. Lui era sopra di me dopo avermi detto che sono stata la sua fantasia sessuale da quando aveva 12 anni". È stato Bourdain, a dire della Argento, a premere perché si pagasse senza denunciare la costa: "Non paghi Bennett, paghi la libertà", le parole di Bourdain, morto suicida a giugno, poche settimane dopo l'inizio di questa storia di avvocati, lettere, dossier ("Ho 80 pagine di ricerche su di lui", spiegava la Argento dopo aver assoldato un investigatore privato per indagare su Bennett), ricatti e imbarazzi.

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