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Buonuscita Mediaset, a Emilio Fede 820 mila euro da Berlusconi e Confalonieri

Maria Pezzi
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Attraverso una serie di "pressioni e minacce", sostengono i pm, Emilio Fede, ex direttore del Tg4,  avrebbe costretto "Crippa, Confalonieri ma anche lo stesso Silvio Berlusconi" a fargli avere "un accordo più vantaggioso con una buonuscita di 820 mila euro e un contratto di collaborazione di 3 anni".  Si legge sul Fatto Quotidiano, che racconta la sentenza della Cassazione contro Gaetano Ferri, l'uomo a cui Fede aveva chiesto di produrre materiale fotografico (fasullo e artefatto) per ricattare i vertici di Mediaset per bloccare il suo licenziamento.  "Al fine di ottenere un accordo transattivo con Mediaset, Emilio Fede aveva deciso di chiedere a Gaetano Ferri un 'lavoro nuovo', cioè la predisposizione di ulteriore materiale fotografico artefatto, sia riferibile al direttore informazione di Mediaset Mauro Crippa (questa volta le fotografie avrebbero dovuto ritrarlo mentre sniffava), sia riferibile a Fedele Confalonieri (fotografie che avrebbero dovuto ritrarlo mentre compiva atti sessuali con giovani ragazzi)". Per approfondire leggi anche: Emilio Fede, una furia: "Non mi sono rincoglionito" Così recita la sentenza. Gaetano Ferri, ex militare della Legione Straniera di origini napoletane, poi diventato personal trainer della "Milano bene", è stato il protagonista con Fede dello scandalo sui fotomontaggi dei vertici Mediaset. Ferri era stato processato con il rito abbreviato per due ipotesi di estorsione e una di tentata estorsione. La Cassazione scrive: "Fede manifestava anche velatamente di avere il materiale, come risulta tra le altre evidenze dalla lettera fatta pervenire a Crippa il 14 maggio 2012. A seguito della quale lo stesso Crippa fece predisporre un atto di diffida". Contattato dal Fatto, l'ex direttore del T4 non commenta.

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