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Claudio Martelli devasta Alfonso Bonafede e i 5 Stelle: "Se lavorasse in un circo..."

Giulio Bucchi
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Così va il mondo in Italia. Una "questione logica", ma solo quelli del Movimento 5 Stelle non ci arrivano. Quella vecchia volpe di Claudio Martelli, ex ministro ed ex delfino di Bettino Craxi nel Psi, dedica il suo commento sul Quotidiano nazionale alla nomina del dem David Ermini alla vicepresidenza del Csm. A far trasalire Martelli è il ministro della Giustizia grillino Alfonso Bonafede: "Prendo atto che all'interno del Csm c'è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica", è stato il commento del pentastellato, fedelissimo di Luigi Di Maio, tormentato perché i membri del Csm abbiano preferito il dem al candidato del M5s Alberto Maria Benedetti. E pensare che era "arrivato primo sulla piattaforma Rousseau", ironizza Martelli.  Leggi anche: "Vi dico di che sindrome soffre". Martelli durissimo su Salvini "Il suo candidato, frutto di una scelta politica, avrebbe salvaguardato l'autonomia della magistratura -; viceversa la scelta autonoma dei giudici di infischiarsene delle sue indicazioni e di votare un altro candidato è una minaccia alla loro autonomia". Di fronte a queste contraddizioni, ecco la stoccata brutale di Martelli: "Se lavorasse in un circo Bonafede farebbe il contorsionista. Siccome per ora fa il ministro anziché il corpo contorce i pensieri scolpendo sentenze come questa: L'autonomia (dei magistrati) sta più a cuore al ministro della giustizia che alla maggioranza dei magistrati. Niente di strano, è logica in salsa grillina".

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