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Alessandro Sallusti, la domanda brutale a Matteo Salvini: "Ma cosa ci fai con i comunisti?"

Giulio Bucchi
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Sono tornati i comunisti. Sono i 5 Stelle, i sindacalisti della Cgil, l'ala sinistra del Pd e i rossi di LeU. Tutti coloro che, spiega Alessandro Sallusti, approvano e sostengono la manovra economica del governo. E allora, chiede il direttore del Giornale a Matteo Salvini, "questo è il vero mistero: che ci fai a tavola con questi qua?". Leggi anche: "Manovra suicida, tolgono i soldi a chi lavora e li danno ai fannulloni" "Non c'è nulla in questa manovra, se non qualche vago impegno, del programma economico liberale presentato dalla Lega in campagna elettorale insieme ai partiti del centrodestra. In compenso c'è tanto della più radicale ideologia di sinistra, un voler sobillare una nuova lotta di classe: i proletari dalla parte giusta e assistita, il capitale da quella sbagliata e vessata", è l'accusa senza mezzi termini di Sallusti. "Avremmo avuto bisogno di una manovra finanziaria che liberasse i talenti, ci ritroviamo a premiare i modesti innescando un livellamento verso il basso di tutta la società. E l'alternativa - conclude amaro il direttore - è tra un fallimento di Stato, se domani mattina e nei giorni seguenti Borsa e spread dovessero continuare a punirci, oppure il consolidarsi di un socialismo di Stato se i mercati avessero pietà di noi".

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