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Alessandro Sallusti durissimo con Matteo Salvini: "Meglio che lasci perdere. Come un Monti qualsiasi..."

Davide Locano
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Altra cannonata di Alessandro Sallusti contro Matteo Salvini. Il direttore, su Il Giornale, ha un'idea chiara su quanto accaduto sabato: sul condono, il leghista avrebbe mollato. Tanto che nel suo commento il direttore scrive: "Luigi Di Maio ha vinto, Matteo Salvini ha perso. Via il condono, torna il condonino". Sallusti è durissimo: "Salvini - prosegue - ha subito l'onta più grave per un uomo, cioè essere tradito non dalla moglie (il centrodestra) ma dall'amante (i Cinquestelle). La quale amante lo tiene in pugno, permettendogli di fare ciò che più gli piace e meglio riesce: il poliziotto duro con gli immigrati, attaccare Macron per gli sconfinamenti dei suoi gendarmi". Leggi anche: "Che faccia tosta": Sallusti e il sospetto su Salvini "Ma siamo convinti - continua Sallusti - che al popolo del centrodestra serva un leader, non uno sceriffo, uno che difenda i suoi soldi e le sue libertà economiche più e oltre a un giustiziere della notte a caccia di disperati". L'attacco prosegue, sempre più duro: "Se Salvini non lo capisce rischia di legare il suo nome a un disastro economico come un Monti qualsiasi, sia pure per Motivi opposti". Un paragone sferzante, il peggiore per il leghista: quello con l'arcinemico Mario Monti. "Morire di spese allegre e antieuropeiste non è infatti più lieve che morire di austerity e filoeuropeismo", rimarca il direttore. "Se Salvini non sa o non può tutelarci, meglio che lasci perdere finché è in tempo", conclude Sallusti, mai così duro col vicepremier del Carroccio.

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