Alessandro Sallusti contro Luigi Di Maio: "Sfruttamento della prostituzione", la porcheria del grillino svelata
Giornalisti "sciacalli", secondo Luigi Di Maio, e "putt***", per il nulla assoluto che risponde al nome di Alessandro Di Battista. Insulti sui quali torna nuovamente Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, che dedica un nuovo editoriale agli orrori dei pentastellati. E Sallusti mette in evidenza il ridicolo paradosso dei grillini, ricordando come "il nostro codice penale punisce lo sfruttamento, l'induzione e il favoreggiamento della prostituzione, reato sicuramente consumato domenica sulle nostre televisioni, occupate a tempo pieno da politici grillini". Già, curioso: prima dicono che i giornalisti sono "putt***", dunque ricorrono a loro in ogni salsa. La breve rassegna: Alfonso Bonafede era da Lucia Annunziata; Luigi di Maio da Massimo Giletti a Non è l'arena; Rocco Casalino a Che tempo che fa da Fabio Fazio. "Hanno infatti pontificato a ruota libera ingrassando, non senza contropartita, gli ascolti e i portafogli di giornalisti-prostituti alla stessa stregua di un qualsiasi pappone, magnaccia o ruffiano che chiamar si voglia". Insomma, grillini sfruttatori della prostituzione, così come da titolo del commento di Sallusti: "Una domenica tv di sfruttamento della prostituzione".