Marco Travaglio, odio quotidiano sul Fatto: come arriva a insultare Matteo Salvini, roba da record

Di tutto si può accusare Matteo Salvini tranne che di non lavorare. Ma Marco Travaglio e il Fatto quotidiano riescono anche in questa impresa al contrario, segno che negli ambienti grillini (molto, molto vicini al giornale più manettaro d'Italia) evidentemente è già partita la corsa alle elezioni europee di maggio. Il governo scricchiola, l'alleato leghista non è più così alleato e conviene cannoneggiare. E così sul Fatto ecco una bella paginata infamante sul leader della Lega, accusato di non lavorare e di essere, ironia, in campagna elettorale permanente. Leggi anche: "Ha messo la bandierina". Travaglio in crisi di nervi per Salvini "Le ultime 5 settimane di Salvini all'insegna (ancora) della propaganda. A lavoro si vede poco...", scrive il quotidiano accusando il vicepremier e ministro degli Interni di perder tempo tra "moto, cavalli e tv" e di dedicarsi al Viminale nel "tempo libero". Che strano, in fondo Luigi Di Maio ha trascorso un weekend milanese a contatto con le imprese del Nord per riconquistare terreno e fiducia lì dove il M5s è crollato nei sondaggi sotto il 20%, ma evidentemente per Travaglio quella non è propaganda.