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Silvio Berlusconi, il mistero dell'avvocato di Ruby: il memoriale contro il Cav poi va a morire in Svizzera

Giulio Bucchi
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Un memoriale contro Silvio Berlusconi, poi la scelta estrema: eutanasia in Svizzera. Egidio Verzini, avvocato di Karima El Mahroug in arte Ruby Rubacuori, lo scorso dicembre ha deciso di fornire all'agenzia Ansa una versione dei fatti decisamente compromettente per l'ex premier sul processo Bunga bunga, e proprio in quelle ore, si scopre oggi come riporta la Stampa, il legale era a Zurigo alla clinica Dignitas, dove ha scelto di morire perché afflitto da un male incurabile. Leggi anche: "Dopo le cene di Arcore ho pensato al suicidio". Il dramma di Chiara Danese Quelle accuse sono state dunque l'ultima uscita pubblica di Verzini. Poche righe, pesantissime: Ruby avrebbe ricevuto, spiegava l'avvocato, "un pagamento di 5 milioni di euro eseguito tramite la banca Commercial Bank di Antigua su un conto presso una banca in Messico", di cui due milioni "sono stati dati a Luca Risso", ex compagno della ragazza, e tre "sono stati fatti transitare dal Messico a Dubai e sono esclusivamente di Ruby". Un'operazione, ha sostenuto Verzini, "interamente diretta dall'avvocato Ghedini". L'avvocato di Berlusconi aveva annunciato querele, smentite e procedimenti disciplinari, smentendo categoricamente la versione data da Verzini, che aveva motivato la scelta di uscire allo scoperto a 7 anni dai fatti "per dovere etico e morale". Secondo la Stampa i pm milanesi potrebbero ora indagare tra i documenti inediti del legale per dimostrare la loro tesi: corruzione di testimoni nel corso del processo. Al posto di Verzini parleranno, forse, le sue carte.

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