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Bersani segreto: dall'incontro col Cavalla corte al dentista di Grillo

In "Giorni bugiardi", i due fedelissimi Geloni e Di Traglia raccontano i giorni della caduta del segretario: "Un nome alternativo a Prodi? Quelli segavano anche Papa Francesco"

Matteo Legnani
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Emergono particolari da inediti sui giorni che costarono la vita (politica) a Pierluigi Bersani e che, dopo settimane di peripezie, portarono Enrico Letta a Palazzo Chigi e lasciarono Giorgio Napolitano al Quirinale. A rivelarli è il libro scritto da due fedelissimi dell'ex segretario Pd, Chiara Geloni e Stefano Di Traglia. Già il titolo è illuminante: "Giorni bugiardi". I dietro le quinte comprendono l'affossamento di Prodi da parte dei 101: "In nessuno modo - scrivono Geloni e Di Traglia - è possibile raggiungere quella cifra senza includere i 41 renziani", lasciando intendere che dietro la bocciatura del Mortadella ci fu anche la mano del sindaco di Firenze. Fu a quel punto che Bersani si arrese, ammettendo: "Un altro nome al posto di Prodi? Quelli segavano anche Papa Francesco". La corte ai 5 Stelle era già finita senza risultati. Ma il segretario Pd, pur di concincere Grillo ad andare con lui, arrivò a coinvolgere il futuro senatore a vita Renzo Piano (pure lui genovese) e persino il dentista del leader 5 Stelle. Geloni e Di Traglia riportano la telefonata di Bersani a Grasso: "Sarai presidente del Senato". E quello: "Aspetta, fammi sedere. Ma sarò in grado?". E il segretario: " Imparerai". Fallita la trattativa coi 5 stelle, parte quella col Pdl: Bersani incontra Gianni Letta, lavora per Sergio Mattarella al Quirinale, per Fabrizio Barca a Palazzo Chigi. E poi la chicca: incontra in un vertice super segreto anche Silvio Berlusconi, con gli staff dei due leader che riescono a evitare che anche solo una immagine di quel faccia a faccia arrivi a giornali e televisioni. Quindi l'epilogo che ben conosciamo: Letta Enrico al governo e Napolitano Giorgio riconfermato al Colle, anche grazie al pressing di Mario Draghi.

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