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Marco Travaglio, servizietto grillino contro Giovanni Tria: che caso, se la prende col ministro dell'Economia

Davide Locano
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Nel mirino dei grillini c'è Giovanni Tria, la cosa è arci-nota. E Marco Travaglio che fa? Scatta sull'attenti e si scatena contro il ministro dell'Economia. Scontato. L'attacco ovviamente piove sull'house organ pentastellato che dirige, Il Fatto Quotidiano, dove dedica un editoriale al vetriolo a Tria, dal titolo "TrigonomeTria". "Chi ha piazzato Giovanni Tria al ministero dell'Economia, e perché?", si chiede da buon complottista con le Cinque Stellette. "Ma soprattutto: come mai Tria si ostina a restarci, visto che gli stanno tutti sulle palle e lui sta sulle palle a tutti?", si interroga il direttore. Poi ricorda come l'inquilino di via XX Settembre faccia arrabbiare i grillini, ma pure i leghisti. Lo bolla come "il ministro venuto da Marte" diventato "il beniamino delle opposizioni, che lo scambiavano per uno di loro, e l'ideologo dei giornaloni". Insomma, Travaglio ormai parla proprio come i vertici del M5s: la parola "giornaloni" con cui ci tramortisce ogni santo giorno sta lì a dimostrarlo. L'articolo è lungo, passa in rassegna alcuni titoli dei "giornaloni" ovviamente criticati dal direttore; poi vengono elencate tutte le "colpe" di Tria. Infine, ovviamente, si arriva al caso di Claudia Bugno, e Travaglio affonda: "Qualcuno dovrebbe spiegarli col dovuto tatto che, quando c'è uno scandalo, un ministro o spiega o se ne va". Toh che caso, proprio quello che sostengono Luigi Di Maio e i grillini. E la propaganda continua. Leggi anche: Marco Travaglio in ginocchio per Gianluigi Paragone

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