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Silvio Berlusconi e il malore, il retroscena sulle ore di paura: "Lei non si muova". Dottor Zangrillo, il no

Giulio Bucchi
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"Sono in forma e pronto per questa campagna". Nella tarda serata di martedì Silvio Berlusconi rassicura tutti dal San Raffaele, dov'è stato ricoverato per un malore improvviso e dov'è stato sottoposto a un intervento per una occlusione intestinale. Leggi anche: "Voglio continuare la campagna elettorale". Berlusconi, pazzesco poche ore dopo il malore Era atteso alla presentazione delle liste di Forza Italia per le europee, il Cav, ma i forti dolori all'addome hanno spaventato tutto il suo staff. Seguito dal fidatissimo medico Alberto Zangrillo, passo passo: prima l'ha sedato, per diminuire i forti dolori all'addome che ha iniziato ad avvertire alle 4 di notte tra lunedì e martedì. Poi, vista la situazione ancora allarmante, ha stabilito il ricovero al San Raffaele. È l'alba di martedì, passano ore concitate. Poi la situazione lentamente si delinea e migliora. Tanto che Berlusconi, dal letto, fa sapere di voler andare a Villa Gernetto, alla convention di Forza Italia regolarmente in corso. "Ma ad insorgere - spiega un retroscena del Giornale - è Zangrillo, abituato a fronteggiare l'indisciplina del paziente Berlusconi: Presidente, lei da qui non si muove, pare gli abbia detto quando ha intuito il suo desiderio". A 82 anni, la prudenza è massima: i medici non si sono ancora sbilanciati sulla data delle dimissioni.

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