Marco Travaglio, il Fatto Quotidiano smentisce la rivolta? Claudio Cerasa inchioda il direttore
Al Fatto quotidiano non ci sarebbe nessun "ammutinamento" in corso, almeno secondo i rappresentanti sindacali del quotidiano diretto da Marco Travaglio. I rappresentanti sindacali del Fatto hanno tentato di smentire quel che aveva anticipato ieri il Foglio di Claudio Cerasa, anche se in realtà è una mezza smentita, che poco o niente nega di quanto già trapelato il giorno prima. Leggi anche: Fatto quotidiano, rivolta dei giornalisti contro Travaglio Dalla redazione del Fatto erano emerse durissime critiche contro il proprio direttore, a cominciare da quella che "il giornale ha perso la sua terzietà", con Travaglio sempre più piegato sulle posizioni grilline. La reazione composta del direttore era stata cadere nel mutismo: "Non parlerà più con la redazione, mi rapporterò soltanto con i vicedirettori". In quella lettera del 22 maggio, i giornalisti del Comitato di redazione del Fatto dicono che nessuno "ha mai messo in discussione la professionalità e l'indipendenza del direttore Marco Travaglio, al quale ha confermato piena fiducia come peraltro ribadito anche nella lettera in questione". Insomma quel documento interno altro non era se non "normale dialettica tra redazione, azienda e direzione, tipica di un giornale libero che ha sempre garantito visiblità a opinioni diverse". Nella sua replica, però, Cerasa fa notare che la smentita del Cdr del Fatto non nega tutti i passaggi citati con tanto di virgolette dal suo quotidiano. Compreso il mutismo del direttorissimo Travaglio nei confronti dei redattori che hanno osato criticarlo. Ma sarà anche quella "normale dialettica".