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Palle d'acciaio, stampa scatenata:a Enrico le vogliono tagliare...

Enrico Letta visto da Benny

La rassegna stampa sulla sparata di Enrico. In molti lo sfottono, altri parlano delle sue balle, Travaglio del Cav. E poi c'è anche chi lo assolve

Andrea Tempestini
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Le "palle d'acciaio", con gran dolore del colpito, gli cadono in testa. La battuta di Enrico Letta, quelle "balls of steel" consegnate all'Irish Times, ha scatenato un tiro incrociato contro il premier, che da par suo cavilla su una traduzione infedele, un copione già letto e riletto, visto e rivisto in passato. Certo, c'è chi sposa le argomentazioni di Enrico, come l'alfiere del buon pensiero Filippo Ceccarelli, che su Repubblica difende il povero presidente finito nel tritacarne del "tormentone maschilista". Il quotidiano di Ezio Mauro rigira la frittata, e sculaccia chi sfrutta la "traduzione sbagliata" per dargliele ad Enrichetto. Il carcerato - Sono in molti quelli che hanno sbeffeggiato il premier ferroso. Noi per primi, che sul nostro sito più che delle sue "palle d'acciaio" abbiamo preferito concentrarsi sulle sue "balle" di governo. Sul quotidiano, invece, Francesco Borgonovo parla delle "palle d'acciaio" che il premier ha solo e soltanto al piede: lui dice di avere le "balls of steel"? Non sembra proprio: da come agisce, da come governa - con impaccio, tra un rinvio e l'altro - le sfere ferrate paiono attanagliare le sue caviglie, proprio come quelle di un carcerato (che, forse, considerata la sua libertà d'azione e movimento, sarebbe meglio non governasse). La balle e le palle - Il giochetto delle palle-balle d'acciaio, di cui - ribadiamo - su liberoquotidiano.it siamo stati i promotori, è stato ripreso anche dal guitto Beppe Grillo, che ha parlato delle suddette e ha corredato il suo fine pensiero con una considerazione da sindacalista: "Gli operai dell'Ilva gliele fonderebbero, le palle d'acciaio". Il Giornale, in un articolo a firma di Salvatore Tramontano, offre una variazione sul tema: "Letta, il pallista d'acciaio". E spiega: "Un tempo c'erano la Lady di ferro e i cavalli di razza, il Cinghialone e il Migliore, Baffino e Baffetto" ed eccetera eccetera. Adesso, invece, tocca a "mister palle d'acciaio", uno "sbruffone". Monomania Travaglio - La rassegna sugli attributi siderurgici s'arricchisce con la monomania di Marco Travaglio, quella contro Berlusconi: le pallozze ferrate, quelle di "Henry palle d'acciaio", sono il sintomo di quel "virus pestilenziale" che impregna l'aria di Palazzo Chigi. Secondo Marco Manetta, infatti, "chiunque entri lì dentro ne viene inesorabilmente appestato e inizia a credersi Napoleone" (e, dunque, s'autoattribuisce attributi di fantasmagorica solidità). Brillante premessa, quella di Marco, che si liquefà nelle restanti cento righe dell'articolo di fondo, in cui il tic berlusconico lo possiede: ecco il pippone sul "virus pestilenziale", quello delle manie di grandezza, che ha colpito il Cavaliere (si parla di lui, e di lui soltanto). E chi le ha viste? - Il "governissimo" di via Solferino, ché la stabilità è la cosa più importante, infogna le palle d'acciaio nel catenaccio di pagina sei. Il Corriere della Sera si limita a un vaporoso rilievo sulla "traduzione della parola attributi". Quindi la sottile sagacia de Il Foglio di Giuliano Ferrara, che ci indottrina sì sulle palle d'acciaio, ma quelle del greco Samaras, che tra lo sgombero della tv pubblica e tre anni di "tagli di spesa e stipendi pubblici" - roba tosta, insomma, un mazzafrusto che mulina nel vento - ha ottenuto dei risultati in un Paese molto più che disastrato. Su Enrichetto, Il Foglio chiosa: se ha le palle d'acciaio "non si sono ancora viste". La tortura - Per ultimo il Buongiorno governista del fabiofazista Massimo Gramellini: attento, ponderato, equilibrato, diplomatico. La firma de La Stampa annuncia in prima pagina di aver "confezionato un corsivo sul celodurismo democratico che da alcuni minuti giace esanime nel cestino". Ossia aveva scritto un Buongiorno, si suppone arguto e pungente, in cui le palle d'acciaio del presidente di ferro venivano "torturate" come quelle - non ferrose - dei detenuti ad Abu Ghraib. Ma poi s'è ricreduto, maledetta traduzione errata. Così, di Buongiorno, ne ha "confezionato" uno che, di sicuro, al Ceccarelli di Repubblica è piaciuto molto: la metaforica tortura da campo irakeno è tutta per i cattivoni come Brunetta, quelli che hanno messo in moto la "baracca mediatica". Per Gramellini non si tratta di "balle d'acciaio", ma di una "bolla d'acciaio". Zac - Oh, poi Gramellini, dopo la difesa d'ufficio, ci spiega anche che la deriva ferrosa sputata dalla bocca di Letta fa parte di quella "informazione liofilizzata", della "politica Zelig" che produce scivoloni come quello, innegabile, del Cavaliere sui figli perseguitati come al tempo di Hitler gli ebrei. "Il prossimo passo - conclude caustico -, esprimersi a gesti e grugniti. Bossi verrà ricordato come un precursore". Diverse colate di piombo, una pioggia d'inchiostro come quella che sta per concludersi, tutta sulle palle d'acciaio del premier che piace da impazzire alle cancellerie europee. Qualche assoluzione ma molti sfottò: il gioco del giorno è quello di tagliarle, le palle d'acciaio dell'impavido Letta.

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