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Mario Giordano bombarda sull'immigrazione: "Business per malfattori di ogni colore, chi ci ha guadagnato"

Caterina Spinelli
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A Mario Giordano lo scandalo emerso ieri, martedì 2 giugno, su alcune Onlus e alcune Cooperative di Milano (impegnate ad accogliere immigrati) che avrebbero commesso malversazioni e illeciti, non stupisce affatto. "Guadagno e legami con la malavita, che naturalmente si butta dove ci sono grandi margini, lo abbiamo visto da Mafia capitale in poi. Questi due elementi tornano spesso, passano dai servizi giornalistici alle cronache giudiziarie. Aggiungerei: per fortuna" fa sapere il giornalista alle pagine del Giorno. Giordano anticipò il tema già nel libro Profugopoli: "Però le indagini ormai sono tante. Isola Capo Rizzuto, Cona e Conetta, Busto Arsizio, la Toscana, la Campania, le cooperative del Palermitano... Non si può parlare di fenomeni isolati, anzi si tratta di un vero e proprio sistema che traeva lucro dall'emergenza. Oso addirittura immaginare che una certa situazione sia stata voluta, favorita, non controllata. I prefetti davano gli appalti della gestione al lattoniere, al geometra. Al di là della corruzione, non erano persone adatte a gestire l'accoglienza". Leggi anche: Mario Giordano distrugge Parenzo: "Schifoso raccomandato" Ma per Giordano qualcosa di questi tempi è cambiato: "È stato fermato il flusso degli immigrati. Conetta è stato chiuso; Mineo, che era l'altro grande centro dello scandalo, è stato molto ridotto, dovrebbe essere smantellato entro luglio". Prima c'erano i 35 euro al mese: "Quello consentiva il grande lucro, era la somma massima. Così si sfioravano i mille euro al mese a persona. Se ne ospiti cento, le butti in una cascina abbandonata dando da mangiare un piatto di minestra, tutto il resto te lo guadagni tu. Oggi siamo nella media europea, 21 euro". E così per il giornalista siamo in dirittura per fermare un business che ha dato da mangiare a "malfattori di ogni specie e di ogni colore".

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