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Sea Watch 3, Edward Lutwak inchioda Carola Rackete: "Tacita congiura, perché si trovava in quelle acque"

Davide Locano
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Dito puntato contro Carola Rackete, la comandante di Sea Watch 3. A puntarlo, Edward Luttwak, il politologo intervistato a La Zanzara di Radio 24. Nel mirino di Luttwak, anche il gip di Agrigento, Alessandra Vella, che ha ordinato di scarcerare la Rackete. "In Italia evidentemente la legge è facoltativa. Se il ladro è simpatico, carino, un bel ragazzo, lo lasciamo andare, mentre la legge si applica solamente se la persona è antipatica...", commenta ironico Luttwak. E ancora: "Questa signora tedesca era lì per caso con la sua barca? O ci è andata deliberatamente per prendere i migranti in pratica alleata coi trafficanti che li hanno messo a bordo delle barche? In tacita alleanza con i futuri sfruttatori di questi immigrati. Questa è una tacita congiura". Leggi anche: Sea Watch 3, Gad Lerner sotto attacco Ma non è finita. Luttwak ricorre poi al paradosso, a una pungente ironia, per spiegare quanto fatto dall'attivista della ong, un gesto fuorilegge: "Mi è venuta un'idea: invece di arrivare a Fiumicino col mio passaporto, voglio entrare senza passaporto. E portandomi dietro un intero orfanotrofio di bambini. E quindi potrò entrare senza far vedere il passaporto. E magari qualche organizzazione non governativa mi darà pure dei soldi...". Infine, cannonate contro Gino Strada, sul quale afferma: "È interessato all'umanità dove ci sono le telecamere, i giornalisti, dove sei fotografato, sei il grande eroe, sei andato a Bongo Bongo e hai salvato qualcuno. Se invece vai a casa tua - riprende -, aiuti i poveretti, la signora che non riesce a salire le scale, se vuoi aiutare queste persone, non c'è la stampa. Chi va ad aiutare solamente gli esotici stranieri, lo fa per ragioni non umanitarie", conclude Luttwak.

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