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Ciro Grillo, Giampiero Mughini: "Quanti calci nel cu*** gli darei"

Davide Locano
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"Caro Dago - scrive Giampiero Mughini al sito di Roberto d'Agostino - come tutti sto leggendo gli articoli relativi ai quattro ragazzi liguri (di cui uno porta un cognome famoso) accusati da una ragazza scandinava diciannovenne che vive di Italia di avere abusato di lei. La cronaca racconta di una serata passata in discoteca, i bicchieri di vodka uno dopo l'altro, i quattro e la ragazza più ubriachi che non, e poi il trasferimento nella villa di quello dal cognome famoso, i primi approcci, quella che la ragazza indica come la prima violenza e poi tutti gli altri a turno". Il riferimento del giornalista è esplicito: Ciro Grillo, figlio del più famoso Beppe, è stato indagato per "violenza sessuale di gruppo".  Leggi anche: Paolo Becchi, il sospetto sul presunto stupro del figlio di Grillo "Spetta ai magistrati capire i fatti e indicare la responsabilità - precisa Mughini -. Mi colpisce il fatto che pare esista un video dell'atto sessuale nel telefonino di uno dei quattro eroi. A me vengono i brividi al pensare che un gesto personale e privato quale un atto sessuale diventi immediatamente materia di scambio cliccante. Alla loro età io non avevo i soldi di che comprarmi un bicchiere di vodka, altro che ubriacarmi. E comunque quello che avveniva o non avveniva tra me una ragazza era cosa talmente privata e segreta". Una cosa sola si chiede lo scrittore: "Figli non ne ho avuti e non ne ho mai voluti perché non mi sono mai sentito all'altezza di fare il padre. Ne avessi avuto uno che si fosse comportato come uno dei quattro eroi quanti calci nel c**o gli avrei dati". 

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