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Otto e mezzo, Lilli Gruber blocca Franco Bechis: cosa non può dire sul Mes

Giulio Bucchi
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A Otto e mezzo si parla di Mes e Franco Bechis è solo contro tutti. Il direttore del Tempo ribadisce a La7 quello che ha scritto su Libero: "Ci sono due punti del nuovo Trattato del Mes che sono molto dubbi. Con la ristrutturazione del debito il titolo che oggi vale 10 potrebbe valere 5". L'Italia, insomma, approvando il salva-Stati si esporrebbe a una potenziale nuova tempesta finanziaria, senza contare che i soldi di quel fondo serviranno a salvare le banche tedesche e francesi, ma non quelle italiane. Una beffa.  Leggi anche: "Credono ancora a Salvini? Allora sono loro il problema". Monti dalla Gruber, insulti agli italiani Ma Lilli Gruber e gli altri ospiti in studio e collegamento, da Irene Tinagli (eurodeputata Pd) ai giornalisti Giovanni Floris, conduttore di DiMartedì, e Annalisa Cuzzocrea (firma di Repubblica) non sono d'accordo. Soprattutto la Gruber, però, per tutta la puntata prosegue la sua lotta personale con Bechis e le tesi più Mes-scettiche (avanzate non solo da Salvini e Meloni, ma pure da Bankitalia e Abi) interrompendo spesso e sovente il direttore, con aria tra lo stizzito e lo sorpreso per le tesi che si trova "costretta" ad ascoltare. Ci scappano anche un paio di "No, Franco". Non proprio una conduzione anglosassone.

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