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Irene Pivetti: "Il centrodestra oggi non esiste, manca un'idea comune di Paese"

Cristina Agostini
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Per Irene Pivetti il centrodestra oggi non esiste: "Non lo vedo". E non basta riempire piazza San Giovanni come è accaduto il 19 ottobre: "Accontentarsi di una piazza lo vedo limitativo. Certo, vedere quelle immagini è stato emozionante, è stato un bellissimo momento, però non basta e non possiamo illuderci", sostiene in una intervista a Il Tempo. "Manca una visione d'insieme, un'idea compiuta per il Paese. E c'un problema di un centro troppo leggero. Con una Lega così forte e una Forza Italia in caduta libera non c'è equilibrio. Non sento una sola parola su questo, se non raramente, ed è un peccato, perché nel centrodestra ci sono persone davvero di qualità". La ex presidente della Camera, ex leghista ed ex forzista non fa nomi: "Ora è difficile fare un elenco... ci sono tanti amministratori locali molto bravi che non raggiungono la ribalta, ed è un vero peccato". Questo perché "la forma partito sta morendo e non si valorizzano le risorse all'interno delle forze politiche". Leggi anche: "Cog***". Orrore dall'Annunziata: Salvini pubblica il dietro le quinte, cosa le è "scappato" in tv Insomma, è cambiato tutto: "Per quanto ci fosse conflittualità, la politica era molto diversa. Nel complesso, comunque, avvertivo molto, sulle mie spalle, il peso del ruolo". Fu un momento di grande cambiamento: "Eccome! Nel sistema politico, nelle regole della democrazia. Il semi-maggioritario dava la possibilità di individuare chi sarebbe potuto essere il prossimo Presidente del Consiglio, un'innovazione per quei tempi". E ancora: "Il '94 aveva segnato le premesse per una vera rivoluzione, che poi fu interrotta a metà. La pars destruens è stata efficace da parte nostra, ma la pars costruens è mancata, purtroppo". Ora non esclude di poter candidarsi di nuovo: "Mah... forse si, perché no? La politica è una cosa nobile, anche se purtroppo il ruolo del parlamentare è molto cambiato. In peggio".

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