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Nicola Porro contro Senna Marin: "Lavorare 4 giorni a settimana? Una boiata pazzesca, pensa agli immigrati"

Giulio Bucchi
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La proposta della premier finlandese Senna Marin di lavorare 4 giorni a settimana, per un totale di sole 24 ore, "è una boiata pazzesca". Nicola Porro non usa mezzi termini ma non si fa illusioni: siccome la Marin "ha 34 anni, ed è figlia di due mamme, e siccome l'hanno descritta, i media internazionali, come il simbolo della modernità che prende corpo", allora la sua idea viene presa sul serio. Si tratta però, nota il giornalista economico del Giornale e conduttore di Quarta Repubblica, di "una proposta non solo sciocca, ma anche pericolosa".  Leggi anche: Dito medio a Salvini, Porro si scatena: "Sinistri ipocriti, a chi volete dar lezioni?" Ecco qualche motivo: di fatto, le aziende si troverebbero a dover pagare gli stessi stipendi a fronte di meno ore di lavoro e minore produttività. E ancora: "Il lavoro, oggi a differenza della fabbrica fordista, non si misura più in orario lavorativo, ma in obiettivi raggiunti". È su questo che ci si deve concentrare, non sugli orari. Alla base della proposta Marin, poi, l'idea di concedere più tempo ai lavoratori per restare in famiglia. "Ma in un mondo che rispetta una ragazza figlia di due madri - chiede polemico Porro -, si potrà ancora pretendere che ognuno decida come meglio impiegare il proprio tempo, magari anche lavorando? O il modello unico di accettabilità sociale è quello che decide la Signora premier?". La verità, conclude, è che la vera sfida epocale è "come affrontare l'immigrazione da paesi in cui la condizione della Signora Marin avrebbero portato i genitori al patibolo", invece di ripescare "le idee del marxismo post guerra, per sentirci più al calduccio".

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