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Pier Filippo d'Aquarone, che fine ha fatto l'ex inviato di Emilio Fede per il Tg4: dietro l'addio, Berlusconi

Caterina Spinelli
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Lasciò il Tg4 sei anni fa, Pier Filippo d'Aquarone, la spalla di Emilio Fede, che oggi ammette di non avere né stipendio né pensione. D'altronde il giornalista vanta un titolo nobiliare non da poco: il nonno, Pietro d'Acquarone, fu il tessitore del colpo di Stato che il 25 luglio 1943 portò alle dimissioni e all'arresto di Benito Mussolini. Impresa che gli valse il titolo di duca, affibbiatoli da Vittorio Emanuele III in persona. Leggi anche: Emilio Fede dopo la caduta querela l'amministratore: "Sono sfigurato" "Io però decisi di fare il giornalista - specifica in una lunga intervista al Corriere della Sera -. Debuttai a Rete 4 per poi lasciarla nel 2014". Il motivo? Il cambio di direzione: "Intervistai più volte Silvio Berlusconi e nessuno mi disse mai: Fa' così, fa' cosà. Da Emilio Fede, che è stato mio direttore per quasi 30 anni, una lezione potevo accettarla, perché era un fuoriclasse. Da altri no. Un conduttore tv tiene le sue opinioni per sé e non fa da megafono a quelle altrui. Al Tg4 arrivò Giovanni Toti. Poi Mario Giordano - prosegue d'Aquarone nel suo racconto -. Lo accolsi recuperando quattro riposi arretrati. L'ultimo giorno che ero a casa, mi chiesi: ma perché dovrei tornare a stringergli la mano? E non mi ripresentai mai più al lavoro". Ed ecco che d'Aquarone è uscito dalle televisioni di tutti gli italiani, non per fare il nobile però, come lui stesso tiene a dire: "Non mi sento tale, perché gli unici nobili che conosco sono quelli che hanno comprensione verso gli altri".

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