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Alessandro Sallusti difende Silvio Berlusconi: "Le accuse di Graviano? I mafiosi sono uomini di mer**"

Caterina Spinelli
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Alessandro Sallusti dalla parte di Silvio Berlusconi. La difesa del direttore del Giornale arriva più puntuale che mai dopo le  accuse del boss Giuseppe Graviano. "Nel 1993 fu tra i protagonisti delle stragi che volevano mettere in ginocchio lo Stato. Oggi, 27 anni dopo, pensa di ripetersi, ma essendo in carcere non può usare il tritolo. Quindi usa le parole e dice che nel 1993, da latitante e insieme al cugino, incontrò a Milano Silvio Berlusconi per concludere certi affari immobiliari". Poi la stoccata: "Dicono che i mafiosi siano uomini d'onore, ma io non ho mai capito che c'entri la mafia con l'onore. Io penso che i mafiosi siano uomini di m**a, perché la mafia è m***a. Sono uomini che non possono più sparare proiettili e sparano ca**te". Leggi anche: Alessandro Sallusti, il sospetto su Conte: "Sanremo e coronavirus, armi di distrazione" Per Sallusti molte colpe sono da imputare a "una certa magistratura che non vede l'ora di dimostrare che Forza Italia è nata mafiosa", per tre volte hanno infatti provato a incardinare un processo, ma per tre volte hanno dovuto arrendersi ancora prima di iniziare. Eppure non c'è verso di trovare un indizio che Berlusconi sia stato colluso con Cosa nostra, neppure le parole pronunciate dallo stesso Graviano. Se ne facciano una ragione.

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