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Sardine, il capo Matteo Santori si sente già un segretario di partito: "A quale candidatura penso"

Gabriele Galluccio
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Mattia Santori è tornato alla carica più di prima. Il silenzio stampa è durato un paio di settimane, dopodiché il capo delle Sardine non ce l'ha fatta a resistere al richiamo della popolarità mediatica. Il movimento ittico aveva dichiarato di voler evitare giornali e tv fino al congresso di Scampia (14 e 15 marzo), ma Santori domenica era da Fabio Fazio a Che tempo che fa. Mentre oggi 12 febbraio è intervenuto sulle colonne de La Stampa, offrendo un paio di spunti interessanti su quello che sarà il suo futuro. Il capo sardina si sente un politico? "Mi sento come un segretario di partito - ha risposto - ma senza nessun privilegio dei segretari: non comando, non ho autorità, non prendo un soldo". E sulla possibilità di candidarsi in futuro, sfruttando il consenso che ha guadagnato grazie alle regionali in Emilia Romagna: "Non è nelle mie ambizioni. Se dovessi farlo - ha precisato Santori - penso più ad una candidatura locale che nazionale".  Per approfondire leggi anche: Santori contestato pubblicamente

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