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Matteo Salvini dopo Gregoretti e Open Arms: "Ci manca solo che mi indaghino per il coronavirus"

Gabriele Galluccio
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"Mi manca solo che mi indaghino per il coronavirus": Matteo Salvini risponde con una battuta ai giornalisti che gli chiedono un commento sulla Open Arms. Dopo la Gregoretti, anche quest'altro caso è finito all'esame della giunta per l'immunità del Senato. La linea difensiva depositata dal leader della Lega è molto chiara: non toccava all'Italia indicare un porto sicuro per la nave battente bandiera spagnola. La scelta spettava a Madrid o a La Valletta, dato che i migranti erano stati salvati in acque maltesi. Per approfondire leggi anche: "Al rogo", Vauro contro Salvini Tra l'altro l'ex ministro dell'Interno fa notare che il comandante della Open Arms ha rifiutato il porto sicuro indicato da Madrid, perdendo tempo con l'obiettivo di sbarcare gli immigrati in Sicilia come aveva già fatto a marzo 2018, ottenendo un processo per violenza privata e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Nonostante la preoccupazione per un possibile secondo "ostacolo giudiziario", Salvini tira dritto e studia come allargare il centrodestra, in modo da farsi trovare pronto per quando si andrà finalmente a votare. "Conto di arrivare al governo da uomo libero e non da carcerato", ha dichiarato per poi aggiungere che "è triste che qualcuno voglia vincere le elezioni tramite i processi".

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