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Briatore, lo yacht: "Io evasore? Non mi hanno detto di pagare"

Flavio Briatore

La difesa del "boss" davanti al gup del Tribunale di Genova: "Se la Guardia di Finanza mi avesse chiesto di saldare, lo avrei fatto senza problemi"

Niccolò Gaetani
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Chissà se i sostituti procuratori Walter Cotugno e Patrizia Petruzzello avranno avuto la tentazione di pronunciare, declinandolo con un perfetto accento forlivese, l'ormai famosissimo slogan "Flavio Briatore, sei fuori". Il motivo? Contestano all'imprenditore piemontese di aver simulato il noleggio dello yacht Force Blue per godere di tariffe agevolate in particolare sul carburante, quando l'imbarcazione era invece solo nella sua disponibilità. Una vecchia storia. In buona sostanza, quella che si contesta al "boss", è l'accusa di evasione fiscale. La difesa - Ma Flavio Briatore respinge al mittente tutte le accuse e, nel corso dell'interrogatorio davanti al gup Nadia Magrini, si è così giustificato: "Non sono un evasore, pensavo di essere in regola. Se la Guardia di finanza mi avesse detto che dovevo pagare lo avrei fatto senza problemi". Incalzato dalle domande del giudice, ha poi aggiunto: "Ho usato il mio nome per fare pubblicità all'imbarcazione, che ha sempre e solo fatto attività di noleggio. Ho messo i soldi per ristrutturarlo, come ho fatto anche in altre mie attività imprenditoriali".  "Nemmeno per sogno" - Poco altro è emerso dall'udienza presso il Tribunale di Genova, visto che Briatore, dopo alcune dichiarazioni spontanee, ha deciso di comune accordo con il suo legale di abbandonare l'aula. In silenzio, perché di fronte ai tanti cronisti che lo attendevano all'uscita del palazzo di giustizia, ha evitato di rilasciare altre dichiarazioni. Nessuna spiegazione quindi, anche se il boss dell'edizione nostrana di The Apprentice non ha potuto non pronunciare la parola "sogno", divenuta un must nella celebre imitazione fatta da Maurizio Crozza: "Un commento? Ma nemmeno per sogno".

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