Cerca
Logo
Cerca
+

Franco Bechis: coronavirus, clamorosa cantonata dell'Aifa. Ai malati il farmaco killer

  • a
  • a
  • a

Per una settimana ai malati di coronavirus è stato dato un farmaco (l' interferone beta 1) dal servizio sanitario  nazionale (SSN) italiano che si è rivelato "incompatibile" con il loro stato di salute e che potrebbe anche avere causato danni non lievi al gruppo di pazienti a cui è stato somministrato. Lo scrive Franco Bechis sul Tempo di oggi.   L' autorizzazione e la revoca sono atti pubblici, entrambi pubblicati sulla Gazzetta ufficiale come determine dell' Agenzia del farmaco. La prima è del 17 marzo e stabilisce che l' interferone beta 1 «è erogabile a totale carico del Servizio sanitario nazionale come terapia di supporto dei pazienti affetti da infezione da Sars-CoV2 (COVID -19), nel rispetto delle condizioni per esso indicate nell' allegato 1 che fa parte integrante della presente determina». Gli effetti eccoli spiegati: "svenimento,. Convulsioni, disturbi depressivi, anche gravi con ideazione suicida ria, aritmie, angina, ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca e addirittura difficoltà respiratorie".

 


Otto giorni dopo - il 25 marzo - sulla Gazzetta Ufficiale stata pubblicata una nuova determina Aifa che revocava la decisione precedente che sarebbe dovuta durare tre mesi spiegando solo che la commissione tecnico scientifica dell'Agenzia del farmaco in una sua riunione tenutasi il 24 marzo «ha ritenuto opportuno revocare tale inserimento per problemi di incompatibilità della formulazione disponibile rispetto all' uso proposto». "L' unica è sperare", scrive Bechis, "che questo incredibile infortunio dell' agenzia non abbia indotto in analogo errore qualche ospedale o medico che si fosse fidato del' Aifa seguendo le istruzioni fornite".

Dai blog