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Coronavirus e sesso, Franco Trentalance svela il segreto: "Perché le amanti durano più delle mogli"

Alessandra Menzani
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Scrittore, mental coach, ex pornodivo, personaggio tv. Franco Trentalance dona il suo sapere in fatto di sesso e seduzione al sito Escort Advisor, lo spazio di recensioni di escort più visitato in Europa con oltre 2 milioni di utenti. Attraverso quattro video, uno alla settimana, Franco dà consigli su come vivere l' intimità in periodo di quarantena. E ovviamente noi lo interroghiamo su questo.

Ci dica la verità. La quarantena uccide la libido o la favorisce?
«È soggettivo, come in tutte le cose. Questo istinto può essere messo in freezer e lasciato lì. Oppure no. Sappiamo che, a furia di non fare una cosa, si perde la voglia. Faccio spesso parallelismi tra il sesso e lo sport: se inizi a giocare a tennis e ti alleni, senti che non ne puoi fare a meno. Il sesso vive di stimoli. Se rimani allenato, ritorni a fare il tuo match»

Nei suoi video tratta il tema dell' autoerotismo. Perchè è importante?
«Conosce uno sportivo al mondo che fa solo partite? No. Io l' autoerotismo l' ho sempre vissuto così. E vale anche per le donne. Una delle ossessioni maschili è la durata. Vogliamo tutti arrivare a un minutaggio dignitoso e il metodo per raggiungerlo è l' allenamento quotidiano».

Una volta? O di più?
«Arrivo anche a tre, ma devo avere la giornata libera. Se uno vuole arrivare a un' ora, o 45 minuti, deve applicarsi. Se se la sbriga in cinque minuti diventa uno sfogo, un ripiego. Io invece lo vivo come una disciplina, una scienza. La mia gloriosa carriera di pornoattore è stata una conseguenza del mio approccio».

Capitolo coppie. Come fare a mantenere la passione?
«Ho notato che, proprio con chi si ama, di solito si tende ad agire con il freno a mano tirato a livello sessuale. Si è meno inibiti con un partner occasionale o sconosciuto, e questa è una follia. Motivo: timidezza, pudore di base».

E quindi?
«Nel sesso, come nella vita in generale, bisogna accorciare la forbice tra ciò che vorresti fare e ciò che fai. Più la forbice è stretta più sei felice. Non bisogna avere paura del giudizio. Ed ecco dunque il fenomeno delle escort: la donna disinibita, libera. Molti uomini a livello inconscio vogliono la donna così, ma poi se la hanno davvero la reputano impegnativa. Meglio lasciare tutto a livello onirico, pensano. Questo a livello generale, poi c' è la mia esperienza personale».
Non sia timido: la racconti.
«Ho avuto tre storie importanti negli ultimi tempi, ero innamoratissimo ma sono tutte finite dopo un anno e mezzo. Dopo tale data, il desiderio scompariva, interruttore spento. Viceversa, ho amanti storiche da dieci anni con cui pratico ancora. Qualcosa non tornava. Dunque ho fatto un calcolo».

Quale?
«Ne parla anche un film di Francois Truffaut. Con una donna ho 400 prestazioni sessuali a disposizione».

Prego?
«Sì, finite quelle, si spegne la luce. Si esaurisce il desiderio. Con tutte loro è finita a quel punto, magari la storia si è trascinata un po', ma non credo nelle coppie bianche. E dunque una persona dovrebbe chiedersi: quanti colpi ho a disposizione? Quante frecce ho?».

Bella domanda. Uno dei temi dei video di Escort Advisor è la seduzione. Consigli per lui e per lei?
«La donna è avvantaggiata, perchè la sessualità maschile è molto visiva. Si trucca, va dall' estetista: l' uomo da questo punto di vista è molto recettivo. Siamo già 1 a 0. L' uomo alle prime battute si deve impegnare di più. La parola magica non c' è, ma da questo punto di vista mi sento di dare due consigli che erano anche contenuti nel manuale Seduzione magnetica (Ultra edizioni). Primo: raccogliere più informazioni possibili su di lei. Due: gli uomini con più interessi sono più appetibili. Come il menù di un ristorante: se ha solo un piatto è meno invitante rispetto al locale che ha tante pietanze tutte diverse».

Alle donne, invece, cosa consiglia?
«Di avere meno paura del rifiuto. Credo che le donne siano terrorizzate da un "no" e per colpa di questo perdano tante occasioni. Dovrebbero essere più sportive. Spesso più sono belle più sono bloccate. Anche a letto. Aspettano che sia lui a gestire tutto: deve essere bravo, potente, perverso, fantasioso, duraturo. A volte le cose non funzionano perché lei non ha dato le dritte giuste. Non si può sempre capire tutto».

Secondo lei dopo la quarantena ci saranno tanti divorzi?
«Temo di sì. A meno che la crisi economica sia talmente potente che ti fa restare in un matrimonio anche se vorresti chiudere, e dunque imponga di stare uniti».

Lei come passa l' isolamento, solo o in compagnia?
«Solo. Dunque mi "alleno" molto. Ma lo faccio anche quando sono accompagnato, non è un ripiego, ma un' attività parallela, come le dicevo».

E poi cosa fa?
«Sistemo casa. Sono mentalmente ordinato e bravo a lavorare il legno, faccio mensolette. Guardo i film western: grandi paesaggi, praterie. Tenga presente che, da giovane, dopo un incidente in moto, avevo le gambe maciullate e sono stato nove mesi chiuso in casa. E che avevo anche fatto il reality La Talpa: due mesi senza pc e telefono. Quindi la quarantena mi vola. Sto anche scrivendo il mio nuovo libro».

Sul sesso?
«No. Con il professore Attilio Cavezzi parleremo di "ormesi", come vivere il più a lungo possibile in salute, e sottolineo in salute. Parleremo di come vivere qualitativamente bene, di alimentazione, corpo e mente che non sono entità separate. Io sono anche mental coach e mi occuperò dell' aspetto psicologico».

Ma cos' è l' ormesi?
«Negli Usa se ne parla dagli anni Settanta. Deriva dal greco ormeo, stimolare. È una filosofia che insegna ad essere un po' più scomodi. Mi spiego: lo stress prolungato fa invecchiare prima e male. Tanti stress brevi e acuti fanno reagire meglio. Esempi: se sei rancoroso da mattino a sera, male; se ti arrabbi cinque minuti, urli e sbotti, bene. Un po' di digiuno, il caldo, il freddo: a piccole dosi vanno bene. A grandi dosi sono deleterie». 

di Alessandra Menzani

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