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Gad Lerner, nostalgia Primo maggio: "Non c'è il lavoro e i proletari di oggi..."

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Per Gad Lerner in questo Primo Maggio non c'è proprio nulla da festeggiare. Secondo la firma di Repubblica durante la festa del Lavoro non c'è lavoro: "A mezzo secolo di distanza dalle lotte operaie sfociate nell'autunno caldo del 1969, che avviarono un decennio di conquiste sociali e cospicua redistribuzione della ricchezza a favore del lavoro dipendente - scrive sul quotidiano diretto da Molinari quella che somiglia a un'invettiva contro il governo - gli sfruttati di oggi vietano a se stessi perfino la nostalgia".

 

 

Insomma per Lerner, in piena emergenza economica, "stiamo diventando un Paese di proletari senza prole. Sempre più spesso, di proletari senza sapere di esserlo, come succede anche a tanti giornalisti pagati venti euro ad articolo". Il coronavirus sta mettendo in ginocchio l'Italia e tutti rimangono a guardare, anche i sindacati. "Oggi più che mai - conclude al vetriolo - manca un sindacato unitario che offra riferimento solidale alla manodopera ricattata e ai nuovi disoccupati". Che ai giorni nostri sono più degli occupati.

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