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Giovanni Floris a Tagadà critico sulla Fase 2: "Cosa serve? E in che tempi?"

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Se anche un insospettabile come Giovanni Floris prende la mira e apre il fuoco contro il governo, allora vuol dire che le cose che non funzionano sono tante. Troppe. Il conduttore di DiMartedì dice la sua a Tagadà, il programma di Tiziana Panella su La7, dove mette in luce i troppi ritardi che caratterizzano la gestione dell'emergenza: "Non abbiamo capito bene cosa serve e in che tempi. Nessuno ha chiara la differenza tra il test sierologico e un tampone. C'è difficoltà a comprendere, ed è connaturata con la novità del virus. Si avvicina la fase 3 - prosegue Floris -, il ritardo nell'organizzazione è tangibile. Però ci siamo anche noi cittadini, che ci dividiamo tra quelli che urlano dal tetto e quelli che vanno sui navigli senza mascherina. La politica rispecchia lo stato della società", conclude sornione. Parole che equivalgono a una sonora bocciatura per Giuseppe Conte e compagni.

 

 

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