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Lapo Elkann, la pesantissima verità del rampollo: "Ecco perché mi drogavo"

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A cuore aperto. Lapo Elkann si racconta senza filtri e censure in un'intervista a Chi, il settimanale diretto da Alfonso Signorini, nel numero in uscita il 17 giugno. Il rampollo della famiglia Agnelli parla della sua rinascita, della droga, dell'incidente in Israele all'inizio dell'anno: "Il sostegno mi è sempre arrivato da mio fratello, da mia sorella: tra noi tre c’è un cordone d’amore che ci legherà per sempre, ci vogliamo un bene pazzesco e senza i miei fratelli non sarei quello che sono", sottolinea. 

Dunque, sulle dipendenze, Lapo Elkann spiega: "Nella vita niente ti è regalato e niente è semplice, ci sono stati momenti dove dentro di me avevo buchi giganteschi. Molti diranno che, essendo nato ricco, ho avuto vantaggi e infatti non mi lamento e non faccio la vittima, dico comunque che qualunque essere umano può attraversare dei grandi vuoti. Io li ho provati a colmare in modo sbagliato, con le sostanze". E ancora: ""Finché non ho trovato, anche grazie agli affetti veri, la pace e la forza interiore, ma bisogna lavorare ogni giorno. Tutto quello che è esteriore, come il successo, non conta se non capisci qual è il tuo posto nel mondo".

 

Il rampollo spiega che, secondo lui, dopo avere ottenuto tanto dalla vita, è arrivato il momento di restituire qualcosa: "Sono stato graziato da Dio più volte, devo ringraziarlo e mai dimenticarlo. Ho avuto varie peripezie ed è inutile nasconderlo, i miei alti e bassi sono di dominio pubblico e, dopo quello che mi è successo in Israele, ho avuto una spinta in più. Non sono attaccato a quello che possiedo e, se intorno a me vedo sofferenza, lo sono ancora di meno", ha concluso Lapo Elkann.

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