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Immigrazione, Marco Minniti: "Cancellare i decreti di Salvini, creare un canale di ingresso legale in Italia"

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L'ex ministro dell'Interno Marco Minniti intervistato dal quotidiano La Stampa parla di un tema scottante in queste ore: gli sbarchi. Lo fa però con toni che ricordano le sentenze lapalissiane di Massimo Catalano, il filosofo dell'ovvio, in Quelli della notte.

Vediamo cosa dice Minniti: "Attenzione, perché i nazional populisti di casa nostra davanti alla sfida alla salute pubblica portata dal Covid puntano a cancellare il principio di accoglienza, che noi dobbiamo saper conciliare con il diritto alla salute. Ma attenzione anche a quel che sta accadendo nel Mediterraneo: è in atto il più imponente mutamento geopolitico dalla caduta dell'impero ottomano". "È meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca anziché di un mostro, cretino e senza una lira", catalanata.  "Le migrazioni", osserva Minniti, "implicano spostamenti e relazioni umane. Si tratta di ridefinire in questo nuovo scenario il diritto di chi è accolto (garantito in modo incancellabile dalle convenzioni internazionali) e di chi sta accogliendo".  

 

Poi il suggerimento: "È più che mai il tempo" - afferma l'ex ministro - "di costruire e rendere irreversibili canali di migrazione legali che cancellino quelli illegali. Tutto quello che è legale è compatibile con la salute, tutto quello che è illegale è esposto alla pandemia".  Infine la bordata di repertorio al decreto Salvini: "L'Italia deve fare un altro passo: non accontentiamoci delle soluzioni tampone. Pensiamo a una strategia. Da una parte serve una profonda modifica dei decreti sicurezza e costruire canali legali di ingresso di migranti economici. Si tratta di liberare l'Italia dalla camicia di Nesso della legge Bossi Fini che la tiene legata al passato".

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