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Otto e mezzo, Marco Travaglio fuori controllo: mani a megafono, l'insulto a pieni polmoni contro Silvio Berlusconi

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"Il tabù dei 5 Stelle si chiama Silvio Berlusconi". Marco Travaglio perde il controllo a Otto e mezzo, in collegamento con Lilli Gruber su La7. Il direttore del Fatto quotidiano mette le mani a megafono intorno alla bocca e grida contro il Cav: "È un PRE-GIU-DI-CA-TO! Nove volte prescritto, e loro sono caduti anche perché hanno bloccato la prescrizione dopo il primo grado. Ma te li vedi che fanno i ministri con gli uomini di Berlusconi che vogliono cancellare la riforma della prescrizione? Pensate veramente che la politica sia una pagliacciata a questi livelli?". 

 

 

Gli altri ospiti, Massimo Cacciari e Massimo Giannini, se la ridono e forse sospettano che il manicheismo di Travaglio non abbia troppo fondamento. "Dovranno trovare un altro modo per evitare la scissione, l'astensione o che ne so l'appoggio esterno. Ma se vedi i ministri dei 5 Stelle con i ministri di Berlusconi la gente gli sputerà in faccia molto più di quando hanno fatto il governo con la Lega", tiene duro Travaglio, agitatissimo dalla prospettiva.

 

 

Il direttore della Stampa Giannini, però, avanza una semplicissima obiezione: "Hai ragione ma stanno per fare un governo con Draghi, che nella campagna elettorale del 2018 additavano come il nemico del popolo. Le cose cambiano, è triste ma cambiano".

 

 

Travaglio ribatte: "Ma devi aggiungere che farebbero un governo con i due Matteo, Salvini che ha fatto cadere il Conte 1 per radere al suolo i 5 Stelle, e Renzi che ha fatto cadere il Conte 2 per radere al suolo i 5 Stelle. Se succede, i loro elettori gli sputerebbero in faccia. Perché sarà strano, ma ci sono partiti che hanno ancora elettori".

 

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