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Vestirsi bene spendendo poco

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La guida "Chic and Cheap"

Eleonora Crisafulli
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Vestirsi bene e sentirsi belle senza azzerare il portafoglio. Con la guida "Chic and Cheap, vestirsi bene spendendo poco" è possibile. Un libro-manuale, scritto da due amiche, Chiara Romeo (giornalista scientifica) e Susanna Chiarenti (insegnante di inglese), che da poco hanno fatto pace con il guardaroba. E soprattutto con il loro corpo. Quante volte si apre l'armadio per cercare un abbinamento giusto per la giornata e nonostante le mille magliette e top neri, le dieci paia di jeans, i maglioni e le giacche tutte in fila, non si trova nulla che faccia al caso. Perché? Forse il problema non sta nei vestiti, ma nelle scelte d'acquisto. A volte, drammaticamente, sbagliate. Le autrici vanno diritte al punto. Se guardandovi allo specchio, il vostro corpo assomiglia a una mela (pancia un po' sporgente, vita e fianchi torniti, sedere non molto pronunciato e gambe magre), vi staranno bene ampie scollature che portano l'attenzione sul petto distogliendola dal punto vita e gonne corte con calze color carne per valorizzare le gambe. Al contrario, se siete fatte a clessidra (seno prosperoso, vita stretta, fianchi larghi e cosce voluminose), ottime sono magliette e maglioni con l'incrocio sul davanti e i pantaloni con la zip di lato e piatti sul ventre. Questi sono solo due esempi dei tanti e utilissimi consigli pratici che le due autrici danno in circa 200 pagine.   Non si parla solo di abbigliamento. Il look di una donna passa anche dagli accessori. Allora si insegna a scegliere la sciarpa e il foulard giusto, che dia risalto ai colori del viso, dei capelli e degli occhi. Ma anche gioielli e bigiotteria, che possono trasformare un abito già usato mille volte. Le donne più robuste, per esempio, dovranno preferire gioielli grossi e vistosi, quelli piccoli rischiano solo di far risaltare  i chili di troppo. In "Chic and Cheap" si parla anche di occhiali, biancheria intima, scarpe. E ancora di guanti, cappelli, borse e pure di come fare una valigia intelligente. Insomma di tutto quello che adorna il nostro corpo e che ci fa conoscere agli altri per come siamo o come vorremmo essere. Le autrici non vogliono solo modificare e migliorare la nostra immagine, ma svelarci anche i trucchi per farlo in economia (cheap, in inglese significa a buon mercato). Non si tratta di andare per mercatini dell'usato. Quel che serve è organizzarsi. Per questo il libro fornisce delle schede per gli acquisti, in cui segnare tutto quello che già abbiamo nell'armadio e quello che ci serve. In questo modo si eviteranno i doppioni e invece di avere mille maglie di un colore, ma nessuna del colore che sta a pennello con una certa gonna, si avranno una serie di abbinamenti pronti e utili per tutti giorni. Altri per le serate speciali.   L'ultima parte del libro, che sarà presentato al pubblico venerdì 11 dicembre alle 18 alla libreria Claudiana di via Francesco Sforza 12/a, è dedicata alle scelte definitive. Come quella di vestirsi sempre di nero, o di bianco. Oppure con look molto riconoscibili come le tuniche e gli abiti etnici. Oppure alla "vittoriana", come Rita Levi Montalcini. Molti grandi personaggi nella storia hanno compiuto scelte simili come Ghandi, che ripudiò l'abito inglese per il khadi e lo scrittore Oscar Wilde, seguace del Bello fino alla morte. L'unico rischio derivante dalla lettura di Chic and Cheap è prendere il gusto per gli abbinamenti. A quel punto il nostro look sarà sempre più chic e il nostro portafoglio sempre meno cheap.  

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