
Ferruccio De Bortoli sullo scontro tra Grillo e Conte: "Un suicidio assistito per il M5s"

"Avanti di questo passo un'eventuale ricomposizione non sarà credibile". Per Ferruccio De Bortoli Giuseppe Conte e Beppe Grillo farebbero meglio a trovare un accordo "con regole ben precise". "O trovano un modo per stare insieme - è il monito dell'ex direttore del Corriere della Sera ospite di Alessandra Sardoni a Omnibus -, o sarà difficile una ricomposizione". Fondatore e leader in pectore del Movimento 5 Stelle sono da giorni alle prese con un tira e molla condito da attacchi pubblici e sempre a distanza. Solo nella giornata di domenica Grillo ha tentato il chiarimento raggiungendo l'ex premier al telefono. Ma i nodi da sciogliere sono ancora troppi e rischiano di essere "un'eutanasia" per il Movimento.
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Non aiuta neppure quella classe dirigente grillina che si è venuta a creare negli anni. "I ministri - prosegue De Bortoli su La7 nella puntata del 28 giugno - non hanno fatto nulla per mediare, non hanno neppure fatto sentire la loro voce". A eccezione di Luigi Di Maio che ha invocato la necessità di rimanere uniti. D'altronde per De Bertoli Conte "è l'unica carta per passare in modo indolore da movimento a partito". Nonché lo stesso "interlocutore che il Partito democratico ha scelto". Sempre lui potrebbe dar vita assieme ad altri politici a una "ricomposizione del centrosinistra".
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Ma Grillo - è la domanda che si pongono tutti - riuscirà davvero a fare un passo indietro? "Difficilmente rinuncerà a fare il garante con la piena libertà", è il pensiero di De Bortoli che ricorda come il Movimento sia "una sua creatura personale". Per il giornalista dietro a un'eventuale disgregazione potrebbe celarsi un pericolo anche per gli avversari: "Una disgregazione deve essere vista con preoccupazione da tutto il campo politico, poi sarebbe una delusione anche per quella parte di italiani che ha votato il M5s".
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