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Matteo Bassetti e Pfizer, "cos'ha fatto sparire dal suo curriculum". Una clamorosa rivelazione, i No Vax all'attacco

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Il curriculum "sbianchiettato" di Matteo Bassetti diventa un caso e rischia di dare man forte alle teorie dei no vax del "grande complotto Coronavirus". Follie, ovviamente, ma la decisione del direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova di far sparire dal suo ultimo curriculum aggiornato un ruolo avuto per Pfizer, secondo il Tempo, sarebbe motivata proprio dal timore di fornire argomenti ai complottisti. Un bel cortocircuito. 

 

 

 


Il quotidiano romano diretto da Franco Bechis mette a confronto due curriculum di Bassetti, entrambi presenti sul sito di Villa Montallegro, una clinica con cui il professore collabora. Il primo è datato 10 marzo 2018. Il secondo 18 luglio 2021, quando il professore cioè è già diventato una star mediatica, suo malgrado. "Pochissime differenze fra i due testi", premette il Tempo. "In entrambi i casi l'elenco dei congressi medici internazionali cui ha partecipato come relatore termina con la Croatian Society of Infectious Diseases 2016 e con il congresso 2016 della European Association of Hospital Pharmacist".

 

 

 

 

La differenza sostanziale è che nel cv 2021 è "totalmente sbianchettato l'ultimo capitoletto". Nel 2018 infatti aggiungeva: "Membro del Global advisory board and International delle seguenti industrie farmaceutiche", e tra i 13 nomi di industrie italiane e internazionali al primo posto spiccava proprio quello di Pfizer. "Eh, già  - sottolinea il quotidiano romano -. Il virologo popolarissimo in tv era dunque membro del Global advisory board and International della Pfizer, l'azienda farmaceutica che oggi prospera grazie al fatturato del suo vaccino anti-Covid. Un argomento formidabile nelle mani delle schiere no -vax". Anche considerando la sua battaglia a favore dei vaccini e, come ultima posizione, quella per l'obbligo del siero.

 

 

 

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